COSA SONO I TRAOCCHI:
I Tarocchi sono uno strumento dedicato a tutti coloro che vogliono cercare la “illuminazione spirituale” e che desiderano dedicare una parte del loro tempo e sforzi alla scoperta del senso della vita – l’evoluzione spirituale è una crescita soprattutto interna, indipendente da fattori esterni. Sicuramente i tarocchi non sono uno strumento x giocare o per vedere la fortuna o sfortuna di una persona. Ma se utilizzati in modo corretto servono per due cose principali. Primo: trasmettono un Insegnamento Esoterico molto antico; Secondo, evocano specifiche risposte intellettuali ed emozionali della coscienza interna di colui che è stato istruito su “come” guardare la carta. Questo perché la simbologia dei Tarocchi ha un potere grandissimo se impressa nell’inconscio.
Ora, per ottenere tutto ciò, è necessario ricordare che la vita va vissuta, e che non si può solo leggere e imparare, ma bisogna applicare la conoscenza quotidianamente; il “vero” progresso non è possibile senza un lavoro pratico e i Tarocchi sono un lavoro immensamente pratico. I suoi principi sono applicabili ai problemi che affrontiamo nella nostra vita quotidiana. La sua funzione resta quella di renderci capaci di affrontare la quotidianità in modo efficiente così da potere comprendere il reale significato della nostra esperienza giornaliera e dell’ambiente in cui si vive.
Una breve storia dei Tarocchi è doverosa. Nella loro apparenza fisica, sono un mazzo di carte che è stato in circolazione per molto anni nei paesi europei. Sappiamo che gli zingari li usavano per predirre la sorte. Anche se i primi Tarocchi furono disegnati solo nel 1390, la tradizione ritiene che la loro nascita sia avvenuta nel 1200. Furono inventati da un gruppo di studiosi, filosofi, alchemici che si riunivano nella città di Fez, centro di interscambio culturale importantissimo dopo la distruzione della Biblioteca di Alessandria. In questa antica capitale giungevano “Illuminati” da ogni parte del mondo per discutere di filosofia ed occultismo. Tuttavia uno dei problemi maggiori era la differenza di lingua; per questo decisero di incorporare le loro conoscenze filosofiche in simboli che potessero essere compresi universalmente, indipendentemente dalla cultura e la provenienza. Così nacquero i Tarocchi, immagini pittoriche comprensive di numeri e simboli universali, figure che esprimono idee invece di parole; i cinesi a tale proposito hanno un proverbio che dice “un’immagine vale diecimila parole.”
I Tarocchi riassumono tutte le scienze perché le sue infinite combinazioni possono interpretare ogni tipo di problema, “carte che parlano evocando il ragionamento; inspirano e suggeriscono tutte le combianzioni possibili; un caposaldo della mente umana, forse il più perfetto che l’antichità ci ha dato” (E. Levi). A prima vista scopriamo una serie di carte che non hanno significato, ma un’osservazione più attenta ci rivela cose quasi immediatamente; anche un esame casuale dei Tarocchi ci indica che le carte hanno una certa consequenzialità, che rappresentano idee che simbolizzano un ordine ben definito. La prima chiave è la numero 0, e ha come allarmante titolo “Il pazzo”; ci rappresenta un bel giovane che cammina al bordo di un precipizio. un passo più avanti e sta per cadere. Immediatamente si percepisce che qualcosa deve succedere. Questa carta è il punto di partenza. I suoi significati sono profondi e sono la base di tutta la successiva conoscenza.