Aiutaci con una donazione per una malattia rara! Mercoledi 27/11 ore 21 Incontro gratuito per gli associati

MERCOLEDI 27 NOVEMBRE alle ore 21 “PER NATALE DONA UNA SPERANZA”

Invitiamo tutti gli Associati a partecipare alla Serata gratuita per sostenere l’associazione Onlus Klinefelter con particolare attenzione alla VARIANTE X49, la forma più grave e severa della sindrome.

PER NATALE DONA UNA SPERANZA: regala il libro di Chiara Franceschini “La Leggenda di Casteldurante” e l’intero incasso sarà devoluto all’Associazione Klinefelter: questa Onlus è riconosciuta anche dall’Istituto Superiore di Sanità, i fondi serviranno per poter promuovere tavoli di dibattito anche con approcci multidisciplinari che portano verso il benessere. Nella serata saranno offerti ai partecipanti pasticcini e theè.

Chiara Franceschini, autrice di “Lulù, il fiore tutto blu!” (reperibile gratuitamente da Google) e del suo ultimo romanzo “La Leggenda di Casteldurante”,  ci presenterà la neonata Sezione Toscana, dell’Ente Nazionale per le Malattie Rare Associazione Klinefelter Italiana Siclia ASKIS Onlus con sede a Palermo e sede Regionale a Lucca.

“Un passo importante e necessario per la nostra Città e per tutti i bambini e gli adulti affetti da malattia rara e loro famigliari.” Asserisce Chiara Franceschini, la referente Regionale della Onlus. “Un punto di incontro per scambio ed auto aiuto, per conoscere da vicino la realtà di essere più unico che raro, per capire che siamo tutti Esseri Unici ed Inimitabili ma che, in compagnia, ci stiamo meglio!!!” Continua l’autrice.
“Come è nato il libro?” “Il romanzo è nato da un sogno, al quale sono susseguiti altri sogni, che riprendevano là dove si erano interrotti. Non avevo un appuntamento fisso con il mondo Onirico ovviamente, ma mi sembrava di assistere ad un film a puntate mentre sognavo.” “Incredibile!” “Si, è quello che ho pensato anch’io: incredibile!!! Ho messo insieme i sogni e magicamente hanno acquisito un significato. Si parla di dare significato ai sogni, di dare corpo ai sogni, di inseguire un sogno: io l’ho materializzato! Ma la stranezza non finisce qui: qualche giorno dopo la pubblicazione, un mio caro amico ha rinvenuto, presso la biblioteca della Curia di Lucca un trattato in cui si legge che, il Re di Monte Magno tale Teudigrimo, nel 996, donò tutti i suoi beni alla Pieve di Santo Stefano, sita in quel di San Ginese (dove è ambientato il romanzo); il protagonista maschile del romanzo si chiama Teodorico, non vi sembra assurdo? Una coincidenza strabiliante, se di caso vogliamo parlare! Ma le coincidenze non finiscono qui: mentre io sognavo che a San Ginese, per riscuotere i dazi doganali, avevano la delega da Lucca per coniare moneta (cosa estremamente improbabile per un microscopico paese di campagna), nello stesso giorno, un abitante di San Ginese, rinveniva nei campi una moneta del Regno di Casteldurante!!!” “Da lasciare senza parole!” “Già e ho un’altra notizia sensazionale, ma non posso raccontare tutto ora!”

“In sostanza, cosa ci propone concretamente con la sua opera letteraria?” “Di fare del bene: ho pensato che raccogliere fondi per beneficienza fosse più bello se avessi potuto scambiare qualcosa che rimanesse nel tempo, e cosa meglio di un libro? Il romanzo non parla delle malattie rare, l’informazione medica la facciamo fare ai medici. Il libro è ambientato nel medioevo, nell’anno mille, nella campagna lucchese. Narra le vicenda di un piccolo paese che si trova ad affrontare un grande cambiamento: il passaggio epocale. Noi sappiamo bene, per averlo vissuto nel 2000, quali paure possono nascere! Qui affrontiamo un tema attuale: la Fine del Mondo sotto sfaccettature mistiche, simboliche, medievali. Mi è sembrato adatto.”

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